26 ott 2007

IL RICORDO PRESENTE






Ero fuori dal complesso bianco – “Paradiso”:
casette eleganti, luccicanti sulla piscina celeste.
A sinistra, coperto dagli alberi
Un paludoso ruscello – può un ruscello essere paludoso, non scorrere?







No, non era un ruscello. Era marrone, c’era un uccello bianco
Che spuntava al fianco sinistro, tra grossi ciuffi di verde.
Io stavo sulla bagnarola che portava dall’altra parte, alla spiaggia di Barra da Tijuca)


In un momento solo però
Un profumo ha spazzato il mio spirito,
l’ha riempito di denso sentire
presente una cosa davvero passata.
Quella che sognando chiamiamo "déjà vu".






Cosa ho sentito?
Un odore di fiore, di verde, di cortile, di monastero, di chiesa,
di giardino conchiuso, di casa colonica abbandonata (ma non dal giardiniere)…
questo semplice profumo di orto pulito
mi ha portato in Italia, da piccolo
altrove. Nella villa di Morcone (villa laggiù significa parco)
vicino alla fontanella nell’ombra
- quando ero sudato lì sentivo freddo.
Un solo istante di odore, e già la madeleine di Proust appare.
Una cosa presente
Perché presente di dentro.


Pictures By Rossinabook (http://www.flickr.com/photos/rossinabook)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

sei di morcone?

Francesco Conte ha detto...

Io sono di Ancona, ma mio padre è di Morcone e mia madre di Benevento...Tu sei di Morcone, suppongo?

fran.atopos@gmail.com

Anonimo ha detto...

si

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
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