20 gen 2011

ESAGERANDO SI IMPALA

Ci son cose che uno si sente di fare. Che dopo essere inflazionate, tornano ad avere senso. Una volta tutti avevano i blog. Oggi tutti hanno facebook e nessuno tiene i blog.
Eppure nello sfarzo delle bacheche grondanti esperienza vitale e protesi virtuali, non rimane una traccia del denso VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT. Dove in Facebook, o Twitter, o nei giornali, nei best seller d'autore.. cosa possiamo essere sicuri che rimanga domani?
Ho scritto il mio primo blog nel 2004, in una piattaforma che non esiste più, il suo shinystat report mi è arrivato fino a un paio di mesi fa. Eventually, the blog died.
Eventualmente, il blog morirà.
Alla fine, il blog morirà.
Il senso della vita è un po' come il misunderstanding della traduzione di sopra. Eventualmente o alla fine? Prima della fine c'è sempre un eventualmente. Eventualmente, alla fine. Ci troviamo di fronte a dei cambiamenti di cui we cannot grasp the dimension. Un mostro si sta impossessando di noi, singolarmente. WE NEED A CONTAINER FOR ALL THIS CONTENT.

image by KaterinaBonvora

Dove va tutto questo.. contesto? Quale contenitore può tener traccia di tutti questi riavvolgimenti del nastro, sempre che sia un problema. Se non è un problema, meglio aspettare che lo diventi. Mi sembra, molto umilmente, che l'uomo faccia un passo avanti, uno alla volta, senza sapere dov'è il dritto e dove il rovescio. Comunque ho presto ridimensionato gli scopi di questo intervento, né riferimenti ad attualità (Fiat e Fiom, queste due sigle che si assomigliano e si repellono) né a storie particolari, come quella di Ilmars Poikans, il giustiziere del web nella lontana Lettonia, dove ha reso pubblici milioni di dati riservati, per il solo 'bene' dell'umanità.
Questo bene ecco, di cosa è fatto?
Beh, ora ho proprio esagerato.

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